Spesa quotidiana e cambiamento climatico. Da qui parte la vera rivoluzione

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- Foto di Markus Spiske da Unsplash.com. -

Per costringere le imprese inquinanti a cambiare servono manifestazioni di protesta? Probabilmente anche, ma se al termine della manifestazione per la tutela dell’ambiente torni a casa come prima… Hai solo passato una bella giornata insieme ad altri, scambiato pareri e punti di vista. Stop, tutto finito lì.

La vera rivoluzione per combattere il cambiamento climatico parte dalla spesa quotidiana.

Cosa metti nel carrello della spesa di tutti i giorni? Quali prodotti compri per imbandire la tavola? Quali detergenti usi per la cura della tua persona e per la sanificazione delle superfici casalinghe?

Sei sicuro/a che il bagno schiuma che usi rispetta l’ambiente? Proprio sicuro/a che il detersivo per la lavatrice che stai versando nell’apposito scomparto dell’elettrodomestico, non ammazzi i pesci che vorresti fossero salvati dalle multinazionali che consideri inquinanti?

Se nel carrello della spesa riversi i prodotti realizzati proprio da quelle multinazionali che combatti nelle piazze, se quando fai la spesa quotidiana compri prodotti che per essere fabbricati e/o smaltiti inquinano… Beh, a cosa è servito manifestare, a cosa è servito ai giovani perdere un giorno di scuola il venerdì?

So di essere stato molto diretto sin qui, ma sono domande e riflessioni fondamentali.

Evitiamo di fare anche noi “bla, bla, bla”

In effetti, se la spesa quotidiana è poco attenta all’ambiente ma allo stesso tempo sosteniamo Greta Thunberg quando dice che i governanti sanno fare solo “bla, bla, bla”, allora non siamo diversi da questi governanti.

Anche noi ci aggiungiamo all’insieme di persone che fanno “bla, bla, bla”, quando compriamo prodotti di uso quotidiano che inquinano. Spesso inconsapevoli di come aiutiamo le aziende a proseguire sulla strada della distruzione dell’ambiente.

Ecco perché in un diverso articolo avevo proposto come vera arma di cambiamento il boicottaggio delle imprese inquinanti.

Qualcosa di molto pratico da fare

Il vero cambiamento è qualcosa di molto pratico da attuare. Recarsi in farmacia con la macchina o il motorino anche se è distante solo 400 metri da casa, ad esempio, non è fare il bene dell’ambiente. Anche se piove, preferire l’ombrello all’automobile per recarci in farmacia, potrebbe essere una scelta piccola ma che fa la differenza.

Voler difendere l’ambiente dalla crisi climatica e poi tornare a casa con tre confezioni di bottiglie d’acqua rigorosamente in plastica comprate al supermercato, non è il modo migliore di ridurre l’inquinamento. Anche se facciamo la raccolta differenziata. Forse un sistema di filtraggio dell’acqua di casa, installato da un idraulico, potrebbe sul lungo periodo risultare molto meno impattante sull’ambiente. In alternativa vi sono anche i sistemi di filtraggio che si applicano al rubinetto.

Spesa quotidiana inquinante vs non inquinante

Tornando alla spesa quotidiana per ridurre il cambiamento climatico, e fare così la vera rivoluzione a favore dell’ambiente, vediamo come dovrebbe cambiare il nostro carrello della spesa.

Presentiamo un doppio carrello, così da mettere a confronto la spesa quotidiana inquinante vs quella non inquinante.

Spesa inquinante 🏭

❌ Confezione da 200 ml di detergente mani.

❌ Bastoncini cotonati tradizionali con supporto in plastica.

❌ Lavapiatti del supermercato.

❌ Disgorgante scarichi domestici tradizionale.

❌ Detersivo lavatrice.

E potremmo continuare ancora, ma è chiaro cosa ogni singola cittadina e cittadino possono fare per cambiare davvero le cose: transitare verso una spesa quotidiana che mette nel carrello prodotti a impatto zero.

Inizia a farlo a partire dalla prossima spesa.



Foto Fabio Carbone: autore articolo
Fabio Carbone
Scrittore web tecnico ma versatile, scrive di criptovalute e blockchain per quotidiani online, siti di settore e aziende. Ha seguito un corso accademico sull'Industria 4.0 applicata al business; ha ottenuto 2 certificati blockchain professionali: BerkeleyX e The Linux Foundation.
Ghost writer e amante delle tartarughe d'acqua dolce, nel tempo libero cura il blog www.rugatartaruga.eu.
Per contatti professionali: LinkedIn.

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